DAVIDE SCAGNO

DAVIDE SCAGNO
Pianista-compositore

Studi:
Studi classici: Conservatorio Statale di Musica “Antonio Vivaldi” di Alessandria
Studi moderni: Piano Jazz con Luigi Ranghino e Sante Palumbo, seminari e masterclass con Franco D’Andrea, Composizione ed Armonia con Fabio Jegher

Esperienze lavorative:

2008 – Collabora, in veste di pianista accompagnatore sia in work-shop che “live” in concerti teatrali, con l’arrangiatore statunitense KIRBY SHAW (Bobby McFerrin, Manhattan Transfer, Al Jarreau, Mark Murphy…).
Partecipa, sia in veste di esecutore che di compositore (al fianco di Fabrizio Campanelli), alla realizzazione della colonna sonora del film “SOLO UN PADRE” diretto da Luca Lucini interpretato da Luca Argentero e distribuito da WARNER BROS PICTURE.
Fonda e dirige l’ACCADEMIA DEL PIANOFORTE, struttura didattica che si occupa della formazione e specializzazione professionale concertistica di pianisti.

2007 – Ricopre il ruolo di pianista titolare nel Musical ‘Tra Santi e Demoni’ prodotto da ‘La Cosa’ – Milano.
Dà vita col M°Antonello Monni ai sassofoni al progetto originale ‘About us’ col quale     si esibisce in svariati clubs, rassegne e festival del settore.
Tale progetto, viene discograficamente prodotto dall’etichetta DODICILUNE RECORDS che, sia a livello nazionale che internazionale,  vanta uno tra i più importanti ed interessanti cataloghi jazz .

2006 – Inizia stabilmente la collaborazione in varie formazioni (quartetto – quintetto – ottetto) con il Maestro SassofonistaSergio Rigon (Gerry Mulligan, Chet Baker, Orchestra Rai, ecc…) che lo porta ad esibirsi in numerosi concerti in Festival e Clubs di tutta Italia
Intanto porta avanti la sua attività di turnista incidendo in studio jingles pubblicitari trasmessi su tutte le reti nazionali.

2005 – Continua la sua attività live e didattica e viene scritturato per partecipare in qualità di pianista-accompagnatore allo spettacolo “Pax Mundi – Concerto in memoria del Papa Giovanni Paolo II” trasmesso da Rai 2.
Come arrangiatore e direttore artistico, viene ingaggiato per la produzione del CD “Silence” – progetto che ripropone i classici della musica leggera e soul in versione jazz e swing. Con questo repertorio si esibisce in svariati teatri del nord Italia con una formazione che si avvale di noti musicisti del settore (Antonello Monni – sassofoni; Alberto Mandarini – tromba; Stefano Profeta – contrabbasso; Ivano Maggi – batteria)

2004 – Con il progetto “TRIOSPHERA”, prodotto da Paolo Siculiana e con Sergio Pescara alla batteria e Stefano Profeta al contrabbasso, incide l’omonimo CD, recensito entusiasticamente dalla critica di settore (tra le testate giornalistiche spicca il n° 26 di “JAZZ MAGAZINE” con recensione e intervista). Tutti i brani contenuti nel CD sono di sua composizione.
Fonda la struttura didattica “ACCADEMIA DELLA VOCE” – scuola dedicata alla formazione professionale dei cantanti – ricoprendo le cariche di Direttore e titolare dei corsi di pianoforte e ear-training.

2003 – Collabora stabilmente con l’Accademia di danza e musica F.Gaffurio di Lodi, curando i corsi di ear-training, teoria, solfeggio e armonia, complementari ai corsi di tecnica vocale e canto moderno.

2002 – Svolge l’attività di pianista e arrangiatoresia delle parti strumentali, che vocali, del gruppo “URBAN GOSPEL MOVEMENT”, prima formazione professionistica in Italia, che propone un repertorio di gospel contemporaneo: oltre all’attività concertistica, in tale contesto, viene invitato a tenere in strutture scolastiche di carattere musicale, seminari eworkshop, sulla gestione delle voci nell’ambito dell’arrangiamento in chiave corale moderna.

2001  Nel mese di gennaio, in formazione di trio, si esibisce a Parigi, in due concerti teatrali, proponendo un repertorio di colonne sonore di celebri films, composte da autori quali Rota, Morricone, Williams, appositamente riarrangiati in chiave jazzistica.
Con l’Orchestra del Maestro Augusto Martelli, partecipa in veste di pianista e tastierista, alla registrazione del programma televisivo “Ballo Amore e Fantasia”, mandato in onda dalle reti televisive MEDIASET.

2000 – Dà vita al trio stabile “Walkin’ Jazz Trio” con il batterista Gianni Cazzola (considerato a livello internazionale, uno dei più grandi batteristi esistenti) e il contrabbassista Stefano Profeta, esibendosi con un repertorio formato da brani di sua composizione.

1999 – Collabora ancora con il teatro, come compositore, arrangiatore ed esecutore alla messa in scena dello spettacolo“Il Padre” di August Strindberg, per la regia di  Salvo Bitonti, e portato in tournèe nazionale dalla compagnia di Mita Medici e Luigi Pistillo.

1998 – Inizia la sua collaborazione didattica con il C.E.M.M. (Centro Educativo di Musica Moderna) di Bussero (MI).

1997 – Partecipa ad alcuni progetti teatrali, componendo musiche per testi e accompagnando in diretta gli spettacoli: collabora con l’attore e regista Luigi Pistilloarrangiando e incidendo in “piano solo” la colonna sonora dello spettacolo “Trincea”, facente parte della manifestazione nazionale “Lombardia Festival”.
Sempre in ambito teatrale, accompagna al pianoforte l’attrice-cantante Maria Del Prete, interpretando brani classici delrepertorio napoletano.
Costituisce il gruppo “Still Dream Trio”: formazione di jazz contemporaneo per l’esecuzione di brani di jazz europeo e italiano (es. Petrucciani). Con questa formazione si esibisce nei clubs milanesi (Capolinea, Scimmie, Tangram,Grillo Parlante, ecc.) e in rassegne internazionali di musica classica (Piemonte Musica).

1995/96  E’ titolare dei corsi di pianoforte jazz al centro studi musicali “S.M.” di Biella dove rimarrà per tre anni.

1994 – parte per Dubai (U.A.E.) dove suona per tre mesi al “Harry’s Place” (il locale più rinomato per l’alto livello qualitativo della musica proposta ). Qui si esibisce con il quartetto jazz italiano “Four Winds” al quale si unisce la pop singer statunitense Trisha Smith.
Suona contemporaneamente in altri Clubs di Dubai e suona per la compagnia aerea Alitalia in uno spettacolo live, ripreso e mandato in onda per il network inglese BBC.
Al rientro da Dubai inizia l’attività d’insegnamento come docente di pianoforte moderno, tastiere e musica d’insieme al “Centro Vercelli Musica Enrico Lucchini” di Vercelli.

1992/93 – Suona in varie formazioni (trii-quartetti) di musica jazz e fusion, in numerosi locali del nord Italia.

1990/91 – Inizia la carriera professionale collaborando a progetti di musica leggera, in particolare accompagnando cantanti in spettacoli live in discoteca.

CORSO DI PIANOFORTE JAZZ-MODERNO

  • INTRODUZIONE TEORICA E STORICA ALLA MUSICA JAZZ
  • EVENTUALI CHIARIMENTI O SPIEGAZIONI RIGUARDANTI LA TEORIA MUSICALE IN SENSO GENERALE (VALORI MUSICALI, TEMPI, LETTURA DELLE NOTE ECC.
  • SVILUPPO TECNICO PRATICO APPLICATO ALLA MANO DESTRA
  • SVILUPPO TECNICO PRATICO APPLICATO ALLA MANO SINISTRA
  • ELEMENTI BASILARI DELLA MUSICA: MELODIA, ARMONIA, RITMO
  • I TRE ELEMENTI APPLICATI ALLA MANO DESTRA
  • I TRE ELEMENTI APPLICATI ALLA MANO SINISTRA
  • COSTRUZIONE DELLE SCALE MAGGIORI (IONICHE)
  • COSTRUZIONE DELLE SCALE MINORI: NATURALE, ARMONICA, MELODICA
  • I MODI DELLA SCALA MAGGIORE
  • CONFRONTO E COMPARAZIONE TRA SCALA IONICA E OGNUNO DEI RESTANTI SEI MODI
  • I MODI DELLA SCALA MINORE MELODICA
  • CONFRONTO E COMPARAZIONE TRA I MODI DELLA SCALA MINORE MELODICA E I MODI DELLA SCALA IONICA
  • I MODI DELLA SCALA MINORE ARMONICA
  • CONFRONTO E COMPARAZIONE TRA I MODI DELLA SCALA MINORE ARMONICA E I MODI DELLA SCALA IONICA E MINORE MELODICA
  • SIGNIFICATO DI ACCORDO (CLASSIFICAZIONE PER BICORDI, TRIADI, ACCORDI A QUATTRO E PIU’ VOCI)
  • CATALOGAZIONE E SIGLATURA DEI VARI TIPI DI ACCORDI
    ACCORDI MAGGIORI
    ACCORDI MINORI
    ACCORDI MAGGIORI SETTIMA
    ACCORDI SETTIMA (DOMINANTE)
    ACCORDI MINORE SETTIMA
    ACCORDI MINORI CON SETTIMA MAGGIORE
    ACCORDI MINORE SETTIMA CON QUINTE ALTERATE
    ACCORDI SEMIDIMINUITI
    ACCORDI DIMINUITI
    ACCORDI CONTENENTI LE TENSIONI
    ACCORDI CONTENENTI TENSIONI ALTERATE
    ACCORDI SOSPESI
  • STUDIO E SPERIMENTAZIONE DEGLI ACCORDI IN POSIZIONE FONDAMENTALE (1,3,5,7,)
  • ARMONIZZAZIONE SCALA MAGGIORE (IONICA)
  • ARMONIZZAZIONE SCALA MINORE (ARMONICA-MELODICA)
  • FUNZIONI DIATONICHE DEGLI ACCORDI COSTRUITI SULLA SCALA MAGGIORE E CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA STABILITA’ ARMONICA
  • ACCORDI DI AREA TONICA, SOTTODOMINANTE, DOMINANTE
  • IL TRITONO E LA SUA INFLUENZA ALL’INTERNO DEGLI ACCORDI (CONSIDERAZIONE STORICA SULL’INSTABILITA’ DEL “DIABULUS IN MUSICA”)
  • IL CONCETTO DI PROGRESSIONE ARMONICA
  • MODIFICAZIONE DIATONICA DI UNA PROGRESSIONE: INSERIMENTO DI ACCORDI DI SIMILE FUNZIONE, SOSTITUZIONE CON ACCORDI DI SIMILE FUNZIONE
  • CONTINUITA’ ARMONICA ALL’INTERNO DELLE PROGRESSIONI MEDIANTE LA CONDUZIONE DELLE PARTI (SEMPLICE ESEMPIO DI ARRANGIAMENTO DELLE VOCI)
  • CONCETTO DI CADENZA
  • CADENZA PLAGALE
  • CADENZA AUTENTICA
  • CADENZA AUTENTICA COMPLETA (E PERFETTA)
  • LA CADENZA II-V-I IN TUTTE LE TONALITA’ E RELATIVA ANALISI DELLE POSIZIONI DEGLI ACCORDI CON STRUTTURA FONDAMENTALE (1,3,5,7)
  • UTILIZZO NELLE CADENZE DEI RIVOLTI
  • ELIMINAZIONE ALL’INTERNO DEL VOICING ACCORDALE, DELLA NOTA FONDAMENTALE A FAVORE DELLA NONA
  • ANALISI DEL CAMBIAMENTO DI SPECIE DELL’ACCORDO EFFETTIVAMENTE SUONATO RISPETTO AL RISULTATO ARMONICO GLOBALE
  • CADENZA II-V-I IN TUTTE LE TONALITA’ SENZA L’UTILIZZO, ALL’INTERNO DELL’ACCORDO, DELLA NOTA FONDAMENTALE
  • APPLICAZIONE COMPARATA SCALE-ACCORDI
  • UTILIZZO DEI MODI NELLE CADENZE
  • APPLICAZIONE DI ELEMENTARI LINEE MELODICHE NELLE CADENZE
  • APPROCCIO AI PATTERNS SCORREVOLI
  • COSTRUZIONE DEI PATTERNS MEDIANTE L’UTILIZZO DEGLI INTERVALLI
  • COSTRUZIONE DEI PRIMI ESEMPI DI SOLO, MEDIANTE L’UTILIZZO DEI PATTERNS STUDIATI
  • APPROFONDIMENTO DELL’ACCORDO 7(sus4)
  • SUA DERIVAZIONE DAL RITARDO DELL’ACCORDO DI SOTTODOMINANTE(II-7) RISPETTO ALLA FONDAMENTALE
  • ANALISI FUNZIONALE 7(sus4): DOMINANTE O SOTTODOMINANTE
  • LA TENDENZA RISOLUTIVA DEL QUARTO GRADO
  • LA CADENZA MINORE II-V-I RICAVATA DALL’ARMONIZZAZIONE DELLA SCALA MINORE ARMONICA
  • ARRICCHIMENTO TIMBRICO DELL’ACCORDO7(DOMINANTE) MEDIANTE L’ALTERAZIONE DELLE NONE (DIESIS O BEMOLLE), DELLE QUINTE (DIESIS O BEMOLLE) E L’INSERIMENTO DELLE TREDICESIME
  • LA SCALA SUPERLOCRIA E IL SUO UTILIZZO NEL CONTESTO DI ACCORDI ALTERATI
  • APPLICAZIONE DELLE SCALE MODALI ALLA CADENZA MINORE II-V-I
  • IL BLUES
  • LA STRUTTURA ARCAICA
  • LA STRUTTURA COMPLETA CON L’INSERIMENTO DI II-V-I E ARRICCHIMENTO ARMONICO
  • UTILIZZO DEI VOICING DEGLI ACCORDI DI 7(DOM) SENZA FONDAMENTALE: 3,b7,9
    3,b7,#9
    b7,3,6
  • LA SCALA PENTATONICA MINORE E UTILIZZO NEL BLUES
  • LA SCALA BLUES: MAGGIORE
    MINORE
    MISTA
  • L’IMPROVVISAZIONE NEL BLUES
  • L’ACCOMPAGNAMENTO
  • IL BLUES MINORE
  • LE SCALE SIMMETRICHE
  • SCALA MAGGIORE ARMONICA, MINORE NAPOLETANA, E ALTRI ESEMPI DI SCALE SINTETICHE
  • UTILIZZO DELLE SCALE SIMMETRICHE SUGLI ACCORDI
  • RELAZIONE TRA SCALA DIMINUITA E ACCORDI 7(DOM)
  • RELAZIONE TRA GLI ACCORDI 7(b9) CON GLI ACCORDI DIMINUITI
  • SOSTITUZIONE AL TRITONO DEGLI ACCORDI 7(DOM)
  • RELAZIONE TRA GLI ACCORDI 7(b5) E 7(#5). ANALISI DELLE NOTE COMUNI, CAMBIAMENTO DI POSIZIONE DEI GRADI COMPARATI E POSSIBILE INTERSCAMBIO TRA I DUE ACCORDI, RISULTATO TIMBRICO NEL CONTESTO CADENZIALE
  • MODULAZIONE: DIRETTA
    TRAMITE ACCORDI PIVOT
    TRANSITORIA
  • LA RELAZIONE DOMINANTE
  • RISOLUZIONE DELV7 SIA AL I MAGGIORE CHE AL I MINORE
  • RISOLUZIONE DEL V7 AD UNA QUALSIASI SPECIE D’ACCORDO, PURCHE’ P5
  • DIFFERENZA TRA DOMINANTE PRIMARIO (DIATONICO) E SECONDARIO (NON DIATONICO)
  • ANALISI E FUNZIONAMENTO DELLE DOMINANTI SECONDARIE
  • DIFFERENZA TRA MODULAZIONE E TONICIZZAZIONE
  • IL PROCESSO DI TONICIZZAZIONE COMPLETA
  • FUNZIONE DOPPIA DEI II-7 PRESENTI NELL’AMBITO DI UNA TONICIZZAZIONE COMPLETA
  • L’INTERPOLAZIONE E LA SUA CARATTERISTICA DI “RITARDO”
  • LA SCALA FUNZIONALE ARMONICA (SUA DERIVAZIONE DALL’ACCORDO)
  • LE DOMINANTI ESTESE
  • APPLICAZIONE DEGLI STUDI PRECEDENTI SUI PRIMI STANDARDS JAZZ
  • ANALISI ARMONICA DEGLI STANDARDS PRESI IN CONSIDERAZIONE
  • COSTRUZIONE DI FRASI PERSONALI SULLE STRUTTURE ARMONICHE
  • SVILUPPO DELL’ELEMENTO SOLISTICO:
    RICERCA DELLA MELODIA
    UTILIZZO DELLE SCALE
    UTILIZZO DEGLI INTERVALLI
    EDITING
    ARPEGGI
  • LE APPOGGIATURE INFERIORI E SUPERIORI APPLICATE ALLE NOTE DELL’ACCORDO (NOTE DI AVVICINAMENTO:”NO CHORDS SOUND”)
  • RAPPORTI PIU’ O MENO’ DISSONANTI (O CONSONANTI) CHE SI CREANO TRA NOTE DELLA MELODIA E SINGOLE NOTE DEGLI ACCORDI (RELAZIONI CONSONANTI 5° , 3° ,8° , RELAZIONI DISSONANTI PIU’ FORTI 9°MIN. E 7°MAGG.)
  • CONSEGUENTE ENFATIZZAZIONE, O MENO, DELLE NOTE DI UNA SCALA, RISPETTO ALL’ACCORDO, NELL’AMBITO DELL’IMPROVVISAZIONE
  • SOSTITUZIONE E ARRICCHIMENTI ARMONICI
  • L’ACCOMPAGNAMENTO
  • UTILIZZO DI TUTTE LE NOTE DELL’ACCORDO
  • UTILIZZO DELLE NOTE CARATTERISTICHE DELL’ARMONIA
  • ARMONIA (VOICING) A PARTI STRETTE E A PARTI LATE
  • ACCOMPAGNAMENTO, MEDIANTE L’UTILIZZO DI INTERVALLI PRESTABILITI ED APPLICATI IN MODO ARMONICO SULLE SCALE RELATIVE AGLI ACCORDI
  • ANALISI DEGLI INTERVALLI E CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLE CONSONANZE E DISSONANZE
  • I RIVOLTI DEGLI INTERVALLI: CAMBIAMENTI DI CONSONANZE E DISSONANZE, DI FUNZIONE E DI CARATTERE SONORO, INTERVALLI AMPI E INTERVALLI STRETTI (CARATTERISTICHE TIMBRICHE)
  • VOICING COSTRUITI CON SOVRAPPOSIZIONE DI INTERVALLI OMOGENEI E INTERVALLI DIVERSI (ARMONIA COMPOSTA)
  • ACCURATA ANALISI DEL RISULTATO TIMBRICO
  • I CLUSTERS
  • LE QUARTE UTILIZZATE SIA IN AMBITO ARMONICO CHE IN AMBITO DI SVILUPPO MELODICO
  • IL PEDALE: DI QUINTA E DI TONICA (ANALISI TIMBRICA SU STRUTTURE ARMONICHE DI PEDALI COSTRUITI SUGLI ALTRI GRADI DELLA SCALA TONALE)
  • STUDIO E ANALISI APPROFONDITA DEI POLICORDI
    BASSO+BICORDO
    BASSO+TRIADE
    BASSO+ACCORDO A QUATTRO VOCI
    ACCORDO+ACCORDO
  • CLASSIFICAZIONE DEI POLICORDI PER AREE TONALI (TONICA, SOTTODOMINANTE E DOMINANTE)
  • STUDIO PURAMENTE TECNICO APPLICATO A TEMI COMPLESSI DI VARI STANDARDS: ESECUZIONE DELLA MELODIA A MANI UNITE
  • SVILUPPO DELLA LETTURA A PRIMA VISTA
  • DIFFERENZA TRA POLITONALITA’ E POLIMODALITA’
  • UTILIZZO DEI MODI NELL’IMPROVVISAZIONE MELODICA
  • UTILIZZO NELL’INTELAIATURA ARMONICA
  • SCAMBIO MODALE
  • COMUNE UTILIZZO NELLE CADENZE
  • ANALISI E RICERCA DELLO SCAMBIO MODALE, ALL’INTERNO DI BRANI
  • DIFFERENZA E COMPARAZIONE TRA MODULAZIONE TRANSITORIA E SCAMBIO MODALE
  • APPLICAZIONE DEI MODI IN BRANI CON CENTRO TONALE PERMANENTE (IMPORTANZA DELLA TONICA)
  • ARMONIA SPECULARE: SIGNIFICATO, UTILIZZO E SPERIMENTAZIONE (CLASSIFICAZIONE EVENTUALE DEI RISULTATI ACCORDALI) AI FINI DELLA RICERCA TIMBRICA

IL PROGRAMMA, A QUESTO LIVELLO, PREVEDE UNO STUDIO METODICO E RIGOROSO CHE IMPLICA L’ASSIMILAZIONE DEGLI ARGOMENTI PRECEDENTI; VENGONO INFATTI SCELTI DUE PIANISTI PARTICOLARMENTE RAPPRESENTATIVI NELLA STORIA DELLO STRUMENTO, APPARTENENTI A DIVERSE AREE STILISTICHE, E SU ALCUNI BRANI DA ESSI INTERPRETATI SI EFFETTUA UN’ACCURATA ANALISI DI ASCOLTO E TRASCRIZIONE DELLE PARTI SOLISTICHE, VOICING DI ACCORDI, CELLULE RITMICHE, SCELTE DI COLORITURE ARMONICHE, E QUALSIASI ASPETTO CHE NE CARATTERIZZA IL SUONO.
UNA PARTE DEL PROGRAMMA E’ DEDICATA, SUCCESSIVAMENTE, ALL RICERCA E SVILUPPO DA PARTE DELL’ALLIEVO DEL PROPRIO PERSONALE “SUONO”L’ordine degli argomenti di questo programma didattico è stato concepito in modo tale da affrontare a graduali passi successivi, le difficoltà dei vari punti.

CORSO DI PIANOFORTE COMPLEMENTARE

Programma didattico

  • Introduzione alla lettura delle note, sullo spartito
  • La diteggiatura
  • L’impostazione della mano, sulla tastiera
  • Riconoscimento delle note, sulla tastiera
  • Esercizi preparatori, a mani separate
  • Esercizi preparatori, a mani unite
  • Esercizi di difficoltà progressiva, con lettura delle due mani, in chiave di violino
  • Apertura della mano
  • Esercizi con lettura in chiave di basso, per mano sinistra
  • La teoria delle scale:
    1. Maggiori
    2. Minore naturali
    3. Minore armoniche
    4. Minori melodiche
  • Confronto tra le modalità e sonorità, delle scale esaminate
  • Pratica delle scale sulla tastiera, in tutte le tonalità
  • Teoria delle triadi
  • Pratica delle triadi sulla tastiera, in tutte le tonalità
  • Concetto di rivolto e applicazione pratica
  • Accordi a quattro voci
  • Introduzione alle sonorità 7 e 9
  • Varie specie di accordi ottenuti e classificazione :
    1. maggiore settima
    2. settima dominante
    3. minore settima
    4. minore settima, bemolle quinta
    5. diminuito
    6. minore, settima maggiore
  • Concetto di cadenza
  • Cadenza plagale
  • Cadenza autentica
  • Cadenza autentica completa (perfetta)
  • La cadenza II-V-I ottenuta come modificazione armonica dell’autentica completa, e suo frequente utilizzo nella musica moderna
  • Applicazione della cadenza II-V-I in tutte le tonalità e relativa analisi delle posizioni accordali, con struttura fondamentale
  • Utilizzo dei rivolti, nelle cadenze
  • Eliminazione, all’interno del voicing accordale, della nota fondamentale a favore della nona
  • Analisi del cambiamento di specie dell’accordo effettivamente suonato, rispetto al risultato armonico globale
  • Cadenza II-V-I in tutte le tonalità senza l’utilizzo, all’interno dell’accordo, della nota fondamentale
  • Applicazione dell’armonia su primi esempi di brani (m.dex. melodia, m.sin. armonia)
  • Arricchimento armonico nell’utilizzo della mano sinistra
  • Arricchimento ritmico nell’utilizzo della mano sinistra
  • Gli arpeggi : posizioni strette e posizioni late
  • L’accompagnamento : utilizzo in situazione di insieme
    utilizzo come unico sostegno armonico, a linea melodica esterna
  • Esercizi per lo sviluppo ritmico dell’accompagnamento
  • Esercizi per lo sviluppo e arricchimento armonico, in fase di accompagnamento

L’ordine degli argomenti di questo programma didattico è stato concepito in modo tale da affrontare a graduali passi successivi, le difficoltà dei vari punti. La durata del tempo necessario allo svolgimento del corso completo, è dipendente dall’impegno applicato dall’allievo, in fase di studio.

CORSO DI EAR TRAINING,TEORIA,LETTURA,SVILUPPO RITMICO E ARMONICO
COMPLEMENTARE AL CORSO DI CANTO MODERNO

STEP 1
Parte Teorica

Introduzione alla teoria musicale
Elementi principali della musica: melodia, armonia, ritmo
Esempi sullo sviluppo dei tre elementi
Lettura e riconoscimento delle note sul pentagramma
Lettura ritmica
Lettura ritmica, associata al riconoscimento delle note (lettura della parte completa)
Il tono ed il semitono, intesi come unità di misura musicale

STEP 1
Parte pratica

Intonazione delle note
Riconoscimento dell’altezza delle note, in riferimento ad una nota base
Intonazione dei rapporti intervallari di tono e semitono: salita e discesa
Lettura cantata di elementari partiture che si sviluppano ritmicamente sugli intevalli analizzati

STEP2
Parte teorica

La teoria degli intevalli
Riconoscimento teorico e classificazione degli intervalli
Approfondimento della lettura, con esercitazioni su partiture più impegnative

STEP2
Parte pratica

Intonazione dei diversi intervalli
Memorizzazione, tramite riferimenti, del suono intervallare
Intonazione degli intervalli sulle diverse tonalità
Lettura cantata di partiture più impegnative

Davide Scagno
Programma ear training/teoria/armonia complementare canto moderno pag. 1

STEP3
Parte teorica

La teoria delle scale
Scala maggiore
Scale minori: naturale, armonica, melodica
Il concetto di tonalità
Costruzione delle scale sulle differenti tonalità
Approfondimento della lettura su partiture

STEP3
Parte pratica

Intonazione delle scale maggiori, con attenzione ai rapporti intervallari tra i gradi
Intonazione delle scale minori, con attenzione ai rapporti intervallari tra i gradi
Riconoscimento e trascrizione, durante l’esecuzione di parti ritmiche
Lettura cantata di partiture

STEP4
Parte teorica

Introduzione, al concetto di ARMONIA
Il bicordo, la triade, l’accordo a più voci
La costruzione della triade maggiore
La costruzione della triade minore
Rapporti intervallari, tra le voci, nelle triadi
Concetto di rivolto
Armonizzazione della scala maggiore mediante l’uso di triadi
Approfondimento della lettura su partiture

STEP4
Parte pratica

Riconoscimento della differenza modale tra le due specie di triadi
Intonazione delle voci componenti la triade maggiore (arpeggio)
Intonazione delle voci componenti la triade minore (arpeggio)
Su accordo dato, intonare voce fondamentale
Su accordo dato, intonare seconda voce
Su accordo dato, intonare terza voce
Riconoscimento di una della voci suonate in riferimento all’accordo dato
Armonizzazione cantata delle scale
Intonazione dei rivolti della triade
Riconoscimento della disposizione di voci, in un accordo dato
Lettura cantata di partiture

STEP5
Parte teorica

Accordi a 4 voci
Costruzione degli accordi a quattro voci
Triadi maggiori con settima maggiore
Triadi maggiori con settima minore
Triadi minori con settima minore
Triadi minori con settima maggiore
Accordi diminuiti
Accordi semidiminuiti
Il tritono
La funzione armonica degli accordi di dominante
Armonizzazione, con accordi a quattro voci, della scala maggiore
Approfondimento della lettura su partiture

STEP5
Parte pratica

Riconoscimento sonoro delle varie specie di accordo a quattro voci
Intonazione dell’arpeggio dei vari accordi
Intonazione della nota richiesta, su accordo a quattro voci dato
Lettura cantata di partiture

STEP6
Parte teorica

Armonizzazione a due voci di linee melodiche
Costruzione della armonizzazione, sulla linea guida
Armonizzazione a tre voci di linee melodiche
Costruzione della armonizzazione, sulla linea guida

STEP6
Parte pratica

Il canto corale (se disponibile un sufficiente numero di partecipanti al corso)
Intonazione delle armonizzazioni, sulle linee melodiche date
Il canto all’unisono
Creazione diretta, da parte dell’allievo, di linee melodiche, intese come sviluuppo armonico su melodie date.